di J.D. Greear

Gesù non è alla ricerca di una resa passiva. La croce è stata il suo strumento di salvezza del mondo, quindi accettarla significa dedicare attivamente la tua vita alla sua missione.
Tanti cristiani credono che si debba semplicemente obbedire a tutti i dieci comandamenti e poi continuare a vivere la vita come al solito, a meno che Dio non appaia in un albero ardente. Ma seguire Gesù significa accettare la sua missione come propria e perseguirla con tutto il cuore. Questa missione è definita da due percorsi: l’evangelizzazione e la cura dei poveri.
La gente parla di voler “ricercare la volontà di Dio”. Non è sparita; è proprio là nella Bibbia: “Il Signore non vuole che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento” (2 Pietro 3:9). Dio vuole usare noi per portarli al pentimento. Sai cosa dice la Parola di Dio sui perduti?
…Quando il Signore Gesù si manifesterà dal cielo con i suoi potenti angeli in fuoco ardente … infliggendo la vendetta su coloro che non conoscono Dio e su coloro che non obbediscono al vangelo del nostro Signore Gesù. Essi subiranno la punizione della distruzione eterna, lontano dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza… 2Tessalonicesi 1:7-9  E se il nome di qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. Apocalisse 20:15
Non possiamo dire di credere al vangelo e poi non fare nulla per i nostri vicini che non hanno una conoscenza personale con Gesù. Tutti noi, indipendentemente dal nostro ruolo nel corpo di Cristo, abbiamo una cosa in comune: è nostra responsabilità parlare di Gesù alle persone nella nostra vita.
La croce richiede qualcosa da noi. Seguire Gesù significa rivalutare i nostri talenti e le nostre risorse alla luce del Grande Mandato. Noi sfidiamo tutti i nostri studenti al Summit a collocare la missione di Dio al primo posto nella loro carriera e a dedicare almeno i primi due anni dopo il college a contribuire ad un ministero di un progetto di chiesa. Devono trovare un lavoro da qualche parte, quindi perché non trovare un lavoro in un posto dove Dio sta facendo qualcosa di strategico?
Questo tipo di pensiero non è solo per gli studenti. Abbiamo tutti bisogno di riesaminare i nostri doni e chiedere perché Dio ci ha dato i nostri talenti e le nostre risorse. Li stiamo usando per la Grande Mandato? “Seguimi”, dice Gesù in Luca 5, “e ti farò diventare pescatore di uomini”. Non sta parlando solo ad alcuni di noi. Se segui veramente Gesù, allora l’incarico di Gesù di portare il vangelo fino ai confini della terra è per te.
Non è possibile che un seguace di Gesù non si dedichi alla missione dell’evangelizzazione, e alla cura dei poveri. Gesù ha detto ripetutamente in tutto il vangelo di Luca che se non agiamo a favore dei poveri, la nostra fede non è reale. Gesù è venuto a liberare gli oppressi e ad alleviare il peso di chi soffre. Se non facciamo questo, non possiamo definirci suoi seguaci.

Infatti, in Luca 16, Gesù descrive un uomo ricco che faceva tutto “bene”: credeva in tutte le cose giuste, viveva secondo la giusta morale, era super coinvolto nella religione – eppure ignorava la sofferenza delle persone intorno a lui. Non pensava che fosse sua responsabilità occuparsi di loro, forse perché non aveva causato la loro sofferenza e credeva di aver guadagnato tutto ciò che aveva. In una delle svolte più scioccanti della storia di Gesù, quell’uomo religioso finì all’inferno, la sua mancanza di impegno con i poveri l’indicazione che la sua fede non era reale. “Chi chiude l’orecchio al grido del povero, egli stesso griderà e gli sarà risposto” Proverbi 21:13.
Se non ti sei chiesto come la tua vita possa sollevare gli altri e alleviare la sofferenza intorno a te, allora non sei veramente un discepolo. Un discepolo non pensa solo alla sua carriera in termini di come può aiutarlo a realizzare i suoi obiettivi, ma anche come Dio può usarla per benedire gli altri. La traiettoria della vita di un discepolo va verso la sofferenza umana, non lontano da essa.
Quando Gesù chiamava la gente a seguirlo, non usava mezzi termini: Prendi la tua croce. Odia tuo padre e tua madre. Rinuncia a tutto.
Era quasi come se volesse allontanare le persone dal discepolato!
Naturalmente, questo non era il suo obiettivo. Voleva che considerassimo esattamente ciò che ci chiede e non tentassimo di usarlo come una scala antincendio o un genio divino per aiutarci a superare i nostri problemi.
Quando sei impegnato nella missione di Gesù, la tua vita è definita dall’obbedienza radicale, dove stai dove lui ti dice di stare, anche se è impopolare e devi stare da solo. Sei disposto a testimoniare a Gesù, anche se gli altri ti prendono in giro. Sei generoso dove lui ti dice di essere generoso, vai dove lui ti dice di andare, e fai quello che lui ti dice di fare.
Considera il costo, perché pregare una preghiera, farsi battezzare e essere coinvolto in un piccolo gruppo non sono l’essenza del discepolato. Un vero discepolo si è totalmente arreso a Gesù e ha abbracciato il Grande Mandato, lasciando che trasformi il suo amore e la sua cura per i poveri.


J.D. Greear è Pastore di The Summit Church a Raleigh-Durham (USA), una chiesa di oltre 10,000 membri. È anche l’attuale Presidente della Southern Baptist ConventionInoltre è autore di numerosi libri, fondatore della Greear Ministries, realizza una trasmissione quotidiana e il podcast Ask Me Anything. J.D. Greear è sposato e ha 4 figli.

Testo pubblicato originariamente sul sito di J.D. Greear Ministries. Tradotto e riprodotto qui con l’autorizzazione da parte dell’editore J.D. Greear Ministries. Il suo utilizzo totale o parziale è proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di SoliDeoGloria. Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.
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