Il 10 ottobre 2018 l’uragano Michael si è abbattuto sugli USA, lasciandosi dietro una scia di morti e distruzione. Mexico Beach, in Florida, è stata tra le località più colpite, provocando venti da 250 km/h ha cancellato interi quartieri lasciando un paesaggio irriconoscibile. Una scena post-apocalittica, a causa dell’enorme portata dei danni, interi quartieri spazzati via, case rimosse dalle fondamenta, una città rasa quasi completamente al suolo dalla tempesta.
Tuttavia, nella quasi distruzione totale di Mexico Beach, una sola casa è riuscita a rimanere in piedi. Questa casa poggiata su palafitte è rimasta in piedi sopra un cumulo di detriti. Non è comunque una mera coincidenza che questa casa sia riuscita a reggere l’urto dell’Uragano Michael, uno dei più tremendi che si sia abbattuto sulla Florida. Il costruttore, infatti, successivamente intervistato ha dichiarato che aveva costruito la casa a prova di catastrofe naturale, prendendo ad esempio i cataclismi più devastanti in assoluto. Questo per fare in modo che quando i venti l’avessero colpita non si sarebbero verificati danni strutturali.
Senza ombra di dubbio l’anno appena trascorso ha portato notevoli incertezze e instabilità. La tempesta pandemica che si è abbattuta su tutto il mondo è devastante ed ha causato sofferenze, morte, dolore e angoscia ovunque. Lo scenario che stiamo vivendo è decisamente scioccante. I virologi sono arrivati alla conclusione che con il tempo, impareremo a convivere con il virus e che questo, quindi, sarà comunque controllato da noi.
Inevitabilmente, in un contesto dove sono state messe in crisi famiglie, governi ed imprese, è naturale chiedersi che cosa poter fare.
Se pensiamo alle cose che noi riteniamo fondamentali per avere una vita degna di questo nome come un lavoro stabile con possibilità di fare carriera, un buon matrimonio, una famiglia unita, figli adorabili, un solido conto corrente in banca, la nostra squadra del cuore che vince, tanti amici che ci seguono su Facebook e Instagram, ecco, se pensiamo che queste siano le certezze per vivere una vita degna, come possiamo solo pensare di affrontare una catastrofe di questo tipo? Non come la casa che è rimasta in piedi grazie ad uno scrupoloso costruttore. Come dovremmo reagire? A chi dovremmo rivolgerci?
Il modo in cui rispondiamo a questa domanda diventa fondamentale perché è la base della nostra vita.

La buona notizia è che Dio ci ha posto una soluzione che è completamente diversa dalle nostre, confidare in Gesù, che è già a conoscenza di ogni singolo uragano che potremo trovare sulla nostra strada. Quindi mettendo la tua vita nelle mani di Gesù sai che potrai affrontare qualsiasi tempesta, perché Lui le conosce e le domina, mantenendoci al sicuro da tutti i pericoli. Perciò quando dobbiamo affrontare qualsiasi problema od ostacolo, dobbiamo ricordarci che con la sua morte sulla croce ci ha già messo al riparo e perdonati. Quando sentiamo di non avere più forze per andare avanti dobbiamo pensare che con la sua resurrezione questa forza ci è stata donata. Quando ci sentiamo troppo deboli, sappiamo che il suo Spirito è lì per noi, per guidarci. Se ci trovassimo in una situazione di assoluta indigenza sappiamo che le sue ricchezze bastano per darci quello che ci serve.
Nella Bibbia si trova una preghiera speciale, quella di Giona. Giona stava pregando da un luogo oscuro ed isolato da tutti, da un luogo dove l’unica possibilità di salvezza era quella di rivolgersi al Signore, da un luogo dove non poteva fuggire ed era completamente impotente.
Nel capitolo 2 del libro di Giona leggiamo questo: Dal ventre del pesce Giona pregò il SIGNORE, il suo Dio, e disse: «Io ho gridato al SIGNORE, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce. Tu mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo! Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?” Le acque mi hanno sommerso; l’abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti; la terra ha chiuso le sue sbarre su di me per sempre; ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o SIGNORE, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del SIGNORE e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici, con canti di lode; adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal SIGNORE». E il SIGNORE diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.

Non posso esserne certo, ma forse, sei in grado di sentirti vicini ad alcuni sentimenti di profondo abbandono che Giona ha sperimentato, forse ti senti in una situazione senza via d’uscita, se così fosse ti consiglio di fare come Giona e di innalzare la tua preghiera al Signore: “dal fondo della mia angoscia ho chiamato il Signore ed egli mi ha risposto”.
Perciò, indipendentemente dalla situazione che stai vivendo, oggi puoi rivolgerti al Signore, non importa quanto sia grave la situazione Lui risponderà sempre, se Giona nella bocca di un pesce è stato in grado di chiedere aiuto a Dio, allora anche noi, oggi stesso, possiamo inginocchiarci e chiedere aiuto al Signore, affinché possa aiutarci nelle nostre situazioni, ma ora!
Quando nella nostra vita affrontiamo una tempesta e poniamo questa nelle mani di Gesù, possiamo allora dire: “Non importa cosa o come, Gesù, pensaci tu a questo, tu sai come fare. Io scelgo di seguirti e darti ascolto con fiducia. Questa cosa appartiene a te e confido che tu provvederai ad una via di uscita“.
Ricordati sempre che non esiste fondamento migliore della verità del vangelo di Gesù Cristo che troviamo nella Bibbia, e ricordati che non esiste uragano che non possiamo affrontare se affidiamo la nostra vita a Gesù.

di JPal


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